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Prosegue il progetto #scarpediem



Riportiamo di seguito articolo pubblicato sul sito percorsiconibambini.it  che è ente capo fila di tutto il progetto scarpe diem.

SCOT, il cane scolaro

Abbiamo pensato fosse necessario un approccio nuovo, una azione creativa quanto efficiente, non tanto per intercettare, ma per aprire un canale comunicativo reale con i ragazzi che mariano la scuola. Legnago è una città che accoglie circa 4500 studenti, e registra un trend di crescita in contro tendenza rispetto ad altri territori del Veneto. Ulteriore conferma dell’eccellenza di una offerta formativa di qualità, che non si dimentica nemmeno degli studenti che fanno più fatica. Abbiamo capito che Scarpe Diem ci offriva la possibilità di sviluppare prima di tutto uno spazio di confronto tra educazione e insegnamento, stili genitoriali e ascolto dei giovani. Occuparsi di chi fatica con la frequenza scolastica non significa appropriarsi dei loro spazi. “Marinare”scuola, rientra entro certi limiti, nelle scelte rischiose che portano alla maturità.

Non ci interessa cercare forzature relazionali, invadendo indebitamente i luoghi adibiti a questa pratica, per cercare di rispondere a un desiderio di relazione che non risponde a quello degli studenti. L’ennesima azione fallace, dove gli adulti proiettano sui giovani il loro bisogno di relazione e comprensione, e non viceversa.

Ci siamo interrogati molto sulle modalità di approccio, consapevoli che educare oggi in contesti informali, significa prima di tutto superare la diffidenza dilagante nei confronti dell’altro; il primo obiettivo è provare a costruire percorsi di ri-conoscimento.

Ci siamo affidati a Scot – il cane anti Berna (come si dice in gergo da queste parti quando si salta scuola). Un labrador color cioccolato preparato per gli Interventi Assistiti con gli Animali, assieme alla coadiutrice Francesca. E la scelta è stata vincente!

Scot, oltre che essere addestrato alla relazione, sprizza simpatia e curiosità. Ci è sembrato opportuno dotarlo di uno zaino a misura di cane in grado di contenere gli eventuali messaggi da portare alle scuole da parte degli studenti. Con la sua spontaneità, accompagnata da una adeguata preparazione, si è rivelato essere un nuovo tramite, un facilitatore insostituibile. Riempie la scena, è riconoscibile e al contempo non incute timore. Incontrare i ragazzi che “marinano” la scuola attraverso Scot, significa alleggerire il carico dell’incontro per aprirsi alla relazione. Nel cercare di capire le motivazioni che portano i ragazzi lontano dai banchi, ci soffermiamo soprattutto sul non detto, sulle rabbie nascoste, sulle fatiche di trovare una strada. Perché a volte saltare scuola è ritagliarsi un “tempo vuoto”, una via di fuga da un contesto familiare difficile, dove la scuola riveste inevitabilmente un ruolo marginale. Non c’è dubbio, dietro a certe assenze vi sono atteggiamenti superficiali e interazioni che lo confermano. Ci sono anche istanze tipiche di questo periodo della vita, caratterizzate da conflitti di lealtà e contraddizioni. Un fidanzato, un amico, un gruppo che ti spinge; l’assenza strategica per non rovinare la sufficienza appena acciuffata. C’è anche un desiderio profondo di un dialogo, dove paradossalmente siamo noi educatori a trovarci in difficoltà.

“Studiamo studiamo ma per noi non c’è futuro ” ; “Gli adulti mi dicono che la felicità si raggiunge con lo studio, ma attorno a me vedo gente che si è impegna in cose che poi li ha resi depressi e malpagati”; “ Ci sono sempre più divieti, per le auto inquinanti, per i problemi legati al clima e poi dicono che siamo noi giovani che dobbiamo rispettare le regole”

E allora ci si allena reciprocamente a stare nelle contraddizioni, scovare un fil rouge capace di delineare futuri possibili, o cercare ipotesi e idee per essere protagonisti di un cambiamento necessario, tra impegno e desiderio. Dove il sapere di oggi è possibilità domani. Altri incontri raccontano di pesi personali da sopportare, esibiti in modo ironico e scanzonato, un po’ per esorcizzare il momento, un po’ per non farsi notare troppo. Scherzando si può dire tutto, anche la verità! E Scot è il primo a stare al gioco, del resto, scherzando, ripetiamo a questi ragazzi, che anche lui si è comunque preso un diploma, e anche questa è una verità! E con lo stesso spirito stiamo affrontando la popolarità generata da questa iniziativa, che ci ha visto per molti mesi protagonisti, grazie a Scarpe Diem, di articoli di giornale e trasmissioni radio a livello nazionale.

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