I laboratori di propedeutica al lavoro, inseriti nel calendario settimanale delle attività educative della comunità “il Girasole”, hanno come scopo l’acquisizione, tramite la partecipazione agli stessi, di competenze di autodisciplina, di abilità non solo puramente manuali ma precipuamente sociali che favoriscano, al termine di un percorso formativo positivo, l’inserimento dei minori nella società e nel mondo del lavoro. Il percorso formativo del partecipante ai laboratori di propedeutica al lavoro, viene costantemente seguito dal maestro del lavoro, che ha il compito di affiancare, osservare e sostenere, durante le attività di laboratorio, i percorsi individuali di ogni minore alfine di valorizzare le capacità e le caratteristiche di ognuno. Il registro di presenze è lo strumento di osservazione,con cui,non si rileva solo la partecipazione ai laboratori ma anche tramite 4 descrittori oggettivi la qualità della partecipazione, in modo tale da avere sempre uno riscontro oggettivo da destinare come valutazione di percorso al minore stesso ed al suo educatore di riferimento per correggere e migliorare i punti di difficoltà e potenziare ulteriormente gli aspetti positivi. SI elencano di seguito i 4 descrittori oggettivi : IMPEGNO: impiego delle proprie forze e capacità nel fare qualcosa con senso di responsabilità. Attitudine a svolgere al meglio il compito assegnato, tenendo cura ed attenzione alla qualità dell’esecuzione. Il senso di responsabilità si esplica con la presenza e la puntualità negli orari di laboratorio, e nel terminare le consegne di lavoro.
AFFIDABILITA’: il grado di fiducia che si può riporre in qualcuno. La rispondenza di ognuno al contesto in cui opera e alla funzione cui è stato destinato assicurando il funzionamento dell’intero processo lavorativo. Determinante per mantenere costante il grado di affidabilità è garantire nel tempo (quotidianamente e nel lungo periodo) la continuità e regolarità nei processi lavorativi, anche in situazioni di difficoltà di carattere personale. L’affidabilità è la capacità di mantenere costante la qualità del proprio impegno fronteggiando le infinite variabili e sollecitazioni che l’ambiente di lavoro richiede.
AUTONOMIA: il governarsi da sé; l’autodisciplina di ognuno che lo impegna al rispetto delle regole del contesto in cui opera; l’autosufficienza nello svolgimento del compito. La capacità di leggersi all’interno di contesti regolati determinano processi di autoconsapevolezza che favoriscono l’emancipazione ed autonomia della persona. RISPETTO: comportamento che induce a riconoscere i diritti,il ruolo,la dignità,il decoro di persone o cose e fa astenere dal recar loro offesa; l’atteggiamento o gli atteggiamenti che ne derivano: il rispetto di un luogo, della natura;portare rispetto a qualcuno,comportarsi educatamente nei suoi confronti è un’abilità sociale primaria ed indispensabile per la convivenza fra le persone.
Finalità: Promuovere i processi di de-istituzionalizzazione,legati alle problematiche della devianza giovanile,favorendo l’inserimento dei minori nella società e nel mondo del lavoro.
In Italia un giovane su cinque non studia né lavora: i ragazzi “ non più inseriti in un percorso scolastico-formativo ma neppure impegnati in un’attività lavorativa, sono poco più di due milioni, il 21,2% tra i 15-29 anni(anno 2009), la quota più elevata a livello europeo.
Karma/Jova
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