Giovanni ed Emir (Ex Ospite della Comunità)
Ognuno ha i suoi dadi. In uno dei suoi lanci imprevedibili la vita mi ha fatto approdare a Corte Samuele. Tirocinante, novembre 2005,in una Comunità educativa, Il Girasole, inaugurata da pochi mesi.
Un posto in cui passavano come ospiti, ragazzi a cui la vita, molto spesso, aveva riservato lanci non felicissimi, duri da accettare, che si frapponevano come macigni nelle loro giovani strade.
Compito, la \”mission\” per farla deontologica, di noi operatori era e sarà sempre di accompagnare queste giovani vite a superare, superarsi, prendere la propria strada con la consapevolezza di potercela fare,di agire da protagonista nella propria vita. Giocarsela fino in fondo, non essere giocati da essa.
L\’aiuto educativo consiste in questo accompagnamento alla consapevolezza di sé, all\’assumersi la responsabilità di se stessi.
Un lavoro di presenza, ascolto, osservazione, piantato sul quotidiano, nel presente della convivenza che ti reinsegna ogni giorno a saper essere ciò che sei, più o meno il senso di Areté, la parola che sta a capo della nostra Cooperativa perché anche il nostro operare nel Sociale si è trasformato durante il suo corso d\’opera.
Un lavoro in cui mi sono profuso assai contraccambiata in una restituzione di sostanza umana unica, preziosa, non stimabile.
Questa lunghissima, continua interazione con biografie diversissime, a loro modo speciali con uno staff di indimenticabili colleghi ha permesso un cammino pur nella fatica della resistenza, del tener duro nonostante aspri periodi di contingente difficoltà
mi ha reso, ora che il mio tempo di professionista dell\’aiuto è arrivato al termine, diversamente ricco, di una ricchezza umana, non sostituibile, pura, essenziale.
Ognuno ha i suoi dadi, il mio del novembre 2005,è stato fortunatissimo, lo ripenso ora con un infinito grazie, espanso.
Giovanni Pernechele