Domenica 3 Ottobre, educatori ed utenti hanno trascorso un bel pomeriggio di sport allo stadio Bentegodi di Verona, assistendo all\’incontro casalingo del Chievo contro il Cagliari. Un pareggio sul campo ma indubbiamente una bel passaggio vincente nella storia dell\’Associazione. Dare la possibilità ai nostri ragazzi di unirsi ad un rito collettivo qual\’è la partita di calcio alla domenica, per giunta incontri nella massima serie, rappresenta un significativo momento di socializzazione in un contesto di svago assieme ad altre migliaia di spettatori. In un epoca di forte virtualizzazione, dove rapporti umani,accadimenti,eventi sono pervasimente mediati dalle nuove tecnologie,e di cui i giovani ne sono i più bulimici consumatori, anche assistere ad una partita dal vivo, dà un sapore di verità. Si tifa,si commenta,ci si arrabbia, si applaude, ma insieme, insieme agli altri, si sta con gli altri, si impara a stare con gli altri. Che è una delle finalità della nostra comunità, l\’educazione alla convivenza sociale. Per molto tempo, la nostra comunità ha sofferto della fatica di integrarsi nel territorio, di vivere la progettualità educativa solo all\’interno della nostra casa/famiglia, ma nel corso del tempo le cose hanno iniziato a mutare, c\’è più radicamento nel territorio, con le istituzioni, con le realtà produttive. E quest\’anno è partita questa bella collaborazione con A.C.Chievo, che permetterà ai nostri ospiti di assistere agli incontri casalinghi, questo grazie al vivo interessamento della Signora Giulia della stessa società, che non smetteremmo mai di ringraziare. \”Ma sono normali…cioè li pensavo superuomini, da come li inquadra la televisione sembrano supereroi…\”, ecco il commento di un ragazzo, il giorno dopo la partita. Sembra un\’osservazione banale, in realtà cela la constatazione, che i media in questo caso la televisione, producono un effetto di gonfiamento, di doping sull\’immaginario collettivo, dove l\’essenziale dato di realtà viene stravolto dalla carica pubblicitaria,dall\’enfasi data da parole su eventi ed i loro protagonisti. Vedere con i propri occhi è un avvicinamento alla realtà, alla sua comprensione e farlo assieme ad altri, ci avvicina di più e rinfonrza quel sentimento di comunità sociale, che sembra tanto mancare nella società attuale. Ed il pubblico del Chievo, calorosamente normale, famiglie, ragazzi, anziani è l\’deale per i nostri ragazzi che hanno un bisogno vitale di vicinanza con esempi di vite normali, ecco perchè sono così straordinarie queste così normali, nostre domeniche allo stadio.
Karma/Jova
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